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Versione Web Registrazione n. 6/2001 - Tribunale di Reggio Calabria Direttrice Responsabile: Paola Suraci Cliccando su "Agedi News" potrai sfogliare il n. 1 del notiziario dell'Associazione in formato*.pdf E' richiesto il programma Acrobat Reader 5.0 |
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Aprile 2002
29 aprile - Rende (CS) - Comunicato Stampa di "Calabria Civica" - IL CITTADINO DEVE SAPERE E' questo il titolo dell'iniziativa che Calabria Civica presenterà in una conferenza stampa che si terrà giovedì 2 maggio alle ore 11,00 presso la sede regionale dell'associazione a Rende, in via Todaro, 85 (ex delegazione municipale di Quattromiglia).
"In un momento particolarmente delicato per la vita della nostra
regione, in cui sono giunti al pettine i nodi sin ora irrisolti della
sanità calabrese - ha dichiarato il Presidente di Calabria Civica,
Gianni Malgeri - intendiamo porre con forza la questione decisiva dal
punto di vista democratico della partecipazione dei cittadini a
decisioni fondamentali che li riguardano in prima persona. Ad iniziare
dai collegati alla Finanziaria, tutti devono poter conoscere ed essere
informati compiutamente su ciò che il Governo regionale intende fare
per porre rimedio alla situazione di cronico deficit della Calabria e
quali saranno
le conseguenze per i cittadini di queste decisioni".
28
aprile - Roma - MINORI: Bollettino di guerra - 2 MILIONI MORTI IN GUERRA
NEL MONDO IN 10 ANNI Quale civilta' stiamo costruendo per i bambini di oggi e gli uomini di domani? Se ne discutera' agli Incontri internazionali di Castiglioncello, il 10, 11 e 12 maggio, al convegno "Il bambino s-confinato". Nel corso dell'incontro, ideato dal Coordinamento genitori democratici, psicologi, pedagogisti, giudici minorili, inviati di guerra ed esperti del settore dibatteranno progetti e strategie innovative. (AGI)
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aprile - Città del Vaticano - L'anatema del Papa contro i preti
pedofili - Giovanni Paolo II si è rivolto con durezza ai religiosi
americani accusati di abusi ai minori. "La pedofilia è un crimine
orrendo, dovete purificarvi" di
Alceste Santini Innanzitutto criteri ''più affidabili'' per contrastare la pedofilia tra i preti, consapevolezza della ''crisi di fiducia'' verso il clero Usa, responsabilità dei vescovi ''anche legale per la legislazione degli Stati Uniti'' e, sullo sfondo, le difficoltà di tener fede al celibato apostolico: i 24 partecipanti tra cardinali Usa, vescovi e capi dicastero convocati in Vaticano dal Papa dopo gli scandali che hanno travolto la Chiesa americana, hanno posto oggi sul tappeto questi problemi nel corso di colloqui ''molto cordiali'' in vista della loro Assemblea, a giugno, per una politica nazionale contro gli abusi sui minori. Discussione ''aperta e franca'', hanno sottolineato oggi in un briefing il presidente dei vescovi Usa monsignor Wilton Gregory e l'arcivescovo di Chicago, il cardinale Eugene George, durante la quale sembra farsi strada la linea della ''tolleranza zero'', confortata anche dalla esplicita indicazione del Papa che ''non c'è posto nel sacerdozio e nella vita religiosa per chi può fare del male ai bambini''. Si è parlato dei ''criteri', certo, hanno riferito i prelati, sulla base del protocollo elaborato nel 1993 dai vescovi americani in parte recepito dal documento emanato dal cardinale Joseph Ratzinger lo scorso 18 maggio, ma soprattutto si è parlato di come reagire alla ''crisi di leadership'' che ha investito i capi delle diocesi che hanno trasferito i preti pedofili anziché spretarli. ''La credibilità dei vescovi -ha detto mons. Gregory - è una preoccupazione molto presente e la priorità di tutti è decidere in questi due giorni come affrontare casi futuri con efficacia e senza commettere altri errori''. Quanto alla regola del ''one strike and you're out'' (letteralmente ''uno sbaglio e sei fuori''), il cardinale George ha ammesso che ''si sta parlando di come applicarla'' e che l'intento degli incontri rimane quello di ''sviluppare una maggiore vigilanza e assicurare che nessun altro dei nostri bambini sarà mai più ferito da un religioso''. ''Nella legislazione civile c'è differenza - ha osservato il card. George - fra un mostro come Geoghan (il prete di Boston in carcere con l'accusa di aver molestato 130 bambini in quasi trent'anni, n.d.r.) che ha abusato di bambini e un sacerdote che magari sotto l'effetto dell'alcool approccia una teen-ager che ricambia il suo affetto, ma per il diritto canonico e la tutela del celibato vanno puniti anche casi tra adulti consenzienti''. Quanto alla omosessualità nei seminari, altro tema dibattuto in questi giorni sui media americani, monsignor Gregory ha sottolineato che ''nei seminari i direttori fanno di tutto per essere sicuri che non solo non ci siano atmosfere e dinamiche omosessuali ma anche che i candidati al sacerdozio siano sani da ogni punto di vista: psicologico, emotivo, spirituale e intellettuale''. Fortemente avvertito è anche il problema della ''responsabilità di supervisione'' che secondo la legge americana ricade sui vescovi, i capi delle diocesi, per i reati compiuti dai loro sottoposti, come in un'azienda. ''Ma le linee-guida che stanno emergendo nei colloqui in Vaticano presumibilmente riguarderanno la Chiesa universale' ha detto il cardinal George. Non una parola, infine, è stata pronunciata sulla eventualità delle dimissioni del cardinal Law. ''Ha parlato per primo per anzianità cardinalizia - ha raccontato monsignor Gregory - ma né lui né nessun altro hanno parlato di dimissioni. Ieri sera, nella nostra riunione preliminare - ha riferito ancora Gregory - l'arcivescovo di Boston ha voluto nuovamente scusarsi e chiedere la collaborazione dei confratelli per la crisi che stiamo attraversando: 'se io non avessi commesso tanti tremendi errori, ha detto, probabilmente oggi non saremmo qui''.
23 aprile - Rende (CS) - “C’é da spostare le montagne in Calabria”
Con questo slogan parte Calabria Civica. Affollatissima
manifestazione per l’inaugurazione della sede regionale
dell’Associazione di tutela dei diritti e di promozione sociale presso
l’ex delegazione municipale di Quattromiglia di Rende messa a
disposizione gratuitamente dall’Amministrazione
comunale rendese.
L’iniziativa, accolta e sostenuta dal Comune di Rende
e dal Sindaco, Sandro Principe, ha registrato un ampio consenso tra
cittadini, associazioni, operatori e istituzioni, in particolare nel
mondo sanitario.
Nella presentazione, il Presidente di Calabria Civica, Gianni Malgeri,
ha illustrato le finalità dell’associazione rimarcandone la
caratteristica di organizzazione “a rete” che intende rafforzare e
dare visibilità al senso civico nella nostra regione. E ciò partendo
dai problemi dei cittadini, innanzitutto da quelli legati alla tutela
del diritto alla salute.
“Dal mese di maggio - ha ricordato Malgeri - sarà attivato presso la
sede regionale, un servizio di ascolto e di Internet per il sociale
(apertura prevista pomeridiana tra le 15,30 e le 18,30 - Telefono 0984
402158, e-mail dilloa@calabriacivica.it),
mentre punti di riferimento dell’associazione saranno presenti, oltre
che a Cosenza, a Castrovillari, Belvedere, Paola, Lungro, Acri, Montalto
Uffugo, Tropea, Vibo Valentia, Reggio Calabria”.
Il Sindaco Sandro Principe ha espresso la forte convinzione
dell’utilità di iniziative come quelle di Calabria Civica che pur
avendo grandi obiettivi riescono a mantenere concretezza di interventi
mirati e tempestivi.
Il Sindaco di Rende ha poi voluto ribadire l’importanza di tanti
spunti positivi giunti durante l’incontro chiedendo a Calabria Civica
di farsi parte attiva di una iniziativa sulla situazione della sanità
calabrese, ed in particolare della provincia cosentina che coinvolga
appieno da subito tutti i soggetti che hanno con entusiasmo aderito
all’iniziativa.
Decine i rappresentanti delle associazioni presenti che hanno
manifestato la volontà di avviare o rafforzare la propria
collaborazione con Calabria Civica su temi specifici (ad esempio nel
campo del diabete, della cultura della donazione d’organo, della lotta
alla burocrazia), ma anche su altre tematiche di carattere generale.
Anche gli interventi dei rappresentanti istituzionali (Provincia,
Comuni, Azienda Sanitarie, Scuola) e del mondo delle professioni (Ordine
dei Medici di Cosenza, Federazione Italiana dei Medici di Medicina
Generale, Collegio Infermieri, ecc.) sono stati improntati alla
concretezza e alla voglia di fare. E’ stato chiesto a Calabria Civica
di sostenere precise iniziative con il pieno coinvolgimento dei diversi
soggetti presenti.
E’ buone sono le possibilità di dare risposta concreta a questa
richiesta viste le decine di adesioni e disponibilità all’impegno
civico raccolte.
A conclusione della manifestazione
il Vice-sindaco, Emilio Chiappetta, ha manifestato soddisfazione
per la piena riuscita dell’incontro, concreta testimonianza
dell’impegno dell’amministrazione rendese per la crescita civile
della Calabria.
22 aprile - Roma - Comunicato stampa di "Genitori.it" - Corso di educazione sessuale per genitori e adolescenti
A partire da questa settimana www.genitori.it
ospita un Corso di Educazione sessuale. Fin da piccoli i bambini si
interrogano sul sesso. Gli esperti sostengono che i genitori
dovrebbero affrontare con loro l'argomento già dai 6/7 anni,
prima cioè che in maniera distorta lo facciano altri. Scelte sbagliate
e persino squilibri e deviazioni psicologiche derivano spesso da una
mancata o errata educazione sessuale. Dott.ssa Elisa Tumbiolo - Direttore responsabile www.genitori.it
18
aprile - Roma - La Lega Arcobaleno presenterà alla prossima Direzione
della FISH Nazionale una MOZIONE SULLA
RICERCA SCIENTIFICA per Pubblichiamo di seguito la mozione che Bruno Tescari, presidente della Lega Arcobaleno, ha predisposto e fatto approvare alle organizzazioni aderenti. Subito dopo, la lettera che Rita Barbuto, presidente di DPI Italia, ha inviato al presidente Pietro Barbieri, per segnalare come la scarsa attenzione della Federazione per il Superamento dell'Handicap ai temi della bioetica possa determinare fratture culturali e ideologiche interne. Chi fosse interessato ad approfondire questi argomenti può visitare le pagine che il nostro sito dedica alla Bioetica. * * * Il Direttivo, riunitosi il 7 Aprile 2002, VISTO che alla Camera dei Deputati è in corso il dibattito sulle PdL inerenti la libertà della Ricerca Scientifica e che analogo dibattito da alcuni mesi è in corso anche fra scienziati, intellettuali, politici, esponenti di forze sociali e religiose; CONSIDERATO che il risultato del dibattito parlamentare influirà profondamente anche nel campo di attività – quello della Prevenzione e Ricerca – della LEGA ARCOBALENO e specifica di varie Associazioni ad essa federate, organizzatesi per l’integrazione sociale delle persone con patologia di origine genetica o tuttora sconosciuta; CONCORDANDO sul fatto che la libertà della Ricerca Scientifica tendente a sviluppare la sperimentazione a fini terapeutici delle cellule staminali soprannumerarie embrionali potrebbe essere decisiva per superare e prevenire molte patologie mortali e gravissimamente invalidanti ma potrebbe ferire convinzioni etiche e religiose; CONVINTO che l’una e l’altra posizione debbano essere garantite da uno Stato laico – democratico – aconfessionale – e che alcun obbligo di comportamento esso debba imporre sia a chi è credente sia a chi non lo è e che lo Stato debba sempre garantire l’obiezione di coscienza; RITENUTO che vanno salvaguardate tutte le alternative possibili, lasciando che ciascuno scelga se utilizzare o meno i risultati della Ricerca Scientifica, senza – peraltro – proibire od imporre un diverso comportamento a chi vuol fare altra scelta; SOTTOLINEANDO che compito primario dello Stato è il garantire al massimo il diritto alla salute ed alla qualità “umana” della vita nel pieno rispetto delle scelte di ciascuno nell’utilizzo o meno degli strumenti idonei che la Ricerca Scientifica è in grado di produrre, D
E L I B E R A 1)– CHIEDERE CON FORZA CHE LA LEGGE APPROVATA AL TERMINE DEL DIBATTITO PARLAMENTARE GARANTISCA LA COMPLETA LIBERTA’ DELLA RICERCA SCIENTIFICA AI FINI TERAPEUTICI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA SPERIMENTAZIONE SULLE CELLULE STAMINALI SOPRANNUMERARIE EMBRIONALI, SENZA NE’ CHE SIA IMPOSTO L’OBBLIGO DI UTILIZZARNE I RISULTATI A CHI NON LO VUOLE NE’ CHE CIO’ SIA VIETATO A CHI LO VUOLE; 2 )- DI INOLTRARE LA PRESENTE MOZIONE A TUTTI I GRUPPI POLITICI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI E DEL SENATO ED A TUTTI I SEGRETARI DELLE STESSE FORZE POLITICHE * * * Alla cortese attenzione del Presidente e del direttivo della FISH
Oggetto: Mozione
della “Lega Arcobaleno Contro le Barriere” relativa alle proposte di
leggi sulla libertà della ricerca scientifica.
Carissimi, vorrei
iniziare con una premessa che servirà, forse, a chiarire meglio qual è
la posizione di DPI Italia rispetto alle questioni di bioetica e della
ricerca scientifica e, quindi, relativamente alla liberta della ricerca
scientifica.
Non siamo assolutamente contro la ricerca scientifica , ma siamo contro
la ricerca scientifica selvaggia che produce discriminazione. Questioni come l'eutanasia, l'uso della tecnologia biogenetica, lo
studio sulle persone non disabili, l'eugenetica sono il risultato di una
scienza piena di pregiudizi secondo la quale alcune caratteristiche
hanno più valore di altre. La
nostra riflessione parte dal fatto che noi persone con disabilità siamo
utilizzatiti come scusa e giustificazione ad ogni tipo di ricerca ed
applicazione scientifica: “facciamo questo per guarivi e perché
vogliamo liberarvi dalla condizione disgraziata in cui vi trovate”. Se
questo processo non sarà invertito le persone disabili avranno sempre
più difficoltà a vivere in un mondo che pensa che la disabilità sia
inferiore rispetto ad altre caratteristiche. Giustificando così
l'applicazione di procedure eugenetiche come l’aborto selettivo,
l'infanticidio e l'eutanasia.
Ribadisco, quindi, che DPI Italia, in linea con la filosofia e le
posizioni di Disabled People’s International,
non è contro la ricerca scientifica e le sue applicazioni, anzi
ritiene che avere accesso alle cure mediche è un Diritto Umano
fondamentale. Ciò che mette in
discussione è se ciò che viene offerto in termini di cure e terapia
sia realistico. Dice anche
che l’eccessiva attenzione posta sulle soluzioni genetiche finisce con
l’oscurare il bisogno di impegnarsi sui molteplici modi per
neutralizzare l’esclusione sociale, la vera causa dell’handicap.
Non è affatto contro la ricerca o il trattamento medico. E’ contro la
pulizia genetica. Ciò a cui è contraria
è il contesto sociale discriminatorio in cui la scienza va sviluppandosi e le pressioni commerciali
che ne orientano gli sviluppi.
Fatta
questa premessa, ora vorrei esprimere la perplessità che come
organizzazione abbiamo rispetto alla proposta fatta dalla Lega
Arcobaleno.
Più volte come DPI Italia abbiamo tentato di aprire un confronto, sulle
questioni relative alla bioetica, tra le associazioni adenti alla FISH
consapevoli, infatti, che le diverse anime presenti nella
Federazioni non potevano essere rappresentate da noi su questioni
rilevanti, quali sono quelle relative alla bioetica. Un primo incontro,
sollecitato dalla FISH stessa, è stato il seminario del 16 novembre
2000 e poi, in dicembre, c’è stata la presentazione del documento
prodotto da DPI europe “Le Persone con Disabilità Discutono della
Nuova Genetica” che voleva essere
solo il punto di partenza per aprire, all’interno del movimento
delle persone con disabilità italiano, un confronto su questioni così
importanti. Tutte e due gli appuntamenti sono stati disertati, esclusa
una piccola rappresentanza, dai rappresentanti delle associazioni
aderenti alla FISH. In seguito a questi avvenimenti abbiamo chiesto un
incontro tra un gruppo di rappresentanti di DPI Italia e il Direttivo
della FISH, ma non abbiamo avuto nessuna risposta.
Abbiamo avuto, poi, altre occasioni per confrontarci e per ultima il
Seminario su “Bioetica e Disabilità” all’interno di Handylab. In
questa occasione l’unica nota discordante è stata quella del Sig.
Bruno Tescari che si è limitato a provocare simpaticamente e seriamente
per poi abbandonare la sala senza aspettare le risposte di chiarimento e
senza partecipare al dibattito. Siamo pienamente consapevoli che molti
altri la pensano diversamente da noi all’interno della Federazione,
ma non abbiamo creato le opportunità di confronto necessarie
perché la FISH possa avere una posizione unica, se è possibile averla,
su queste questioni.
Premesso tutto quello scritto sopra, non mi sembra opportuno che in
questo momento la FISH appoggi proposte
di Legge inerenti la
completa libertà della ricerca scientifica ai fini terapeutici, con
particolare riferimento alla sperimentazione sulle cellule staminali
soprannumerarie embrionali, senza che sia imposto l’obbligo di
utilizzare i risultati a chi non lo vuole né che ciò sia vietato a chi
lo vuole. E’ vero, come dice il Sig. Tescari, che c’è un ampio
dibattito su tali questioni tra scienziati, intellettuali, politici,
esponenti di forze sociali e religiose, ma è anche vero che questo
dibattito non c’è all’interno della Federazione nella quale, tutti
sappiamo, ci sono diverse posizioni ed opinioni a volte espresse
chiaramente, anche in luoghi non deputati, e a volte sussurrate.
Lamezia
Terme 16 aprile 2002 La
Presidente di DPI Italia
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aprile - Reggio Calabria - Riceviamo dall'interessata e volentieri
pubblichiamo - I
Medici si sono rifiutati di visitare mio marito! - Doveva fare un
controllo diabetologico - Scrivo per raccontare quanto accaduto in data 20 agosto
2001, ore 10, presso la struttura ambulatoriale di Gallico (RC).
Premesso che qualche giorno prima mi ero recata a codesta struttura per
una richiesta di visita diabetologica, che per la stessa venivo
prenotata da un’operatrice del servizio (la prenotazione non è stata
fatta attraverso computer poiché risultavano non funzionanti, ma
ricordo perfettamente di aver visto la lista dove erano evidenziate due
cancellature una alle ore 9 prenotato un utente e l’altra alle ore 10
che era la mia prenotazione), mi recavo alla data convenuta presso la
struttura ambulatoriale di Gallico, dopo un’ora di attesa mi veniva
comunicato che non risultava esserci una prenotazione a nome di mio
marito. Le mie proteste non si sono fatte attendere, poiché ho
interpellato immediatamente il responsabile della struttura ed infine
anche i Carabinieri; la responsabile dell’ambulatorio poneva un
robusto diniego a visitare
mio marito, anzi rivolgendosi al
responsabile della struttura diceva di scrivere sul registro che alle
ore 10,55 aveva ricevuto una chiamata urgente dall’Ospedale e che se
ne andava. Sono ritornata a casa senza che mio marito fosse
visitato. Dopo qualche giorno ho effettuato un’ulteriore
prenotazione, ho avuto la comunicazione direttamente dal responsabile
sanitario, che la dottoressa non avrebbe potuto visitare mio marito, in
quanto ammalata. Alle mie vivaci proteste, la direzione ha risposto a
mia insaputa con una visita domiciliare, che si è svolta dopo neanche
mezz’ora dalla comunicazione dell’assenza della dottoressa. Da quel giorno ho intrapreso una fitta corrispondenza
denunciando il rifiuto di visita diabetologica ad un portatore di
handicap con gravi patologie all’Ufficio relazione con il pubblico,
all’ordine dei medici, al direttore sanitario del poliambulatorio di
Gallico. Poiché si è violato il diritto alla salute, il diritto
all’informazione, il diritto alla sicurezza, il diritto alla qualità,
il diritto alla partecipazione, il diritto alla certezza, il diritto
alla fiducia e in base alle legge 104 si è violato l’art. 36
offendendo, discriminando un ammalato con gravi patologie (in quanto,
chi scrive è socia dell’Agedi). Vorrei anche che mi chiarissero alcuni punti
fondamentali di questa vicenda: la dottoressa è andata via alle 10,55;
i Carabinieri da me chiamati tramite cellulare alle 10,55, sono
intervenuti alle 11,04 e la dottoressa era assente; alle 11,20 i
Carabinieri vedendo lo stato fisico di mio marito, sconvolto da una
crisi isterica da quel rifiuto, mi facevano ritornare a casa; come? La
dottoressa risulta assente per un malore alle 12 e l’utenza tutta
visitata da lei!!? Le risposte ricevute dalla
relazione con il pubblico e dal direttore sanitario di Gallico
sono state quelle di farmi presente di portare mio marito al pronto
soccorso, in ospedale. Mi facciano capire, per una visita di controllo
di diabetologia mi devo rivolgere ad un pronto soccorso? Sono risposte
che discriminano le persone, che già per sé soffrono tanto. Avete mai visto gli occhi di
una persona quando si sente urlare, sbattere la porta e rifiutare
perché è diverso? Io si! Sono occhi che gridano di rabbia per
un’inaccettabile diversità e ti chiedono “perché”?. Chi ti deve
tutelare cosa fa? Ti discrimina di più insabbiando la testa come gli
struzzi per non vedere la verità.
Immacolata Cassalia
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aprile - Madrid - Definiti
i contenuti dell'anno 2003,
dedicato dall'Unione europea allE persone con disabilità
Seicento persone con disabilità proveniente da tutta Europa hanno
approvato una dichiarazione che sarà alla base dell'anno 2003, dedicato
dall'Unione europea alle persone disabili. Il congresso "Non
discriminazione + azione positiva = integrazione", organizzato
dalla Fondazione Luis Vives e dalla presidenza spagnola, che ha riunito
delegazioni di persone disabili provenienti dai 15 paesi membri
dell'Unione europea e da 12 paesi candidati, si è svolto a Madrid dal
21 al 23 marzo scorso. Durante il convegno sono stati discussi, in
workshops dedicati all'educazione, al lavoro ed alla formazione
professionale, all'accessibilità, alla sensibilizzazione,
all'integrazione sociale/esclusione sociale, ai diritti umani/non
discriminazione, le strategie alla base dell'azione europea del prossimo
anno.
Alla fine è stata approvato un documento, la Dichiarazione di Madrid,
che sintetizza cosa fare e cosa non fare quando si parla e si agisce a
tutela dei diritti delle persone disabili.
"E' un documento chiaro che è indirizzato a chi non conosce la
condizione delle persone disabili, - ha commentato Yannis Vardakastanis,
presidente dell'European Disability Forum (EDF)-. La dichiarazione
esprime una visione culturale corretta della condizione delle persone
disabili ed orienta le attività dell'anno 2003 ad obiettivi di non
discriminazione ed eguaglianza di opportunità". L'on. Mantovani,
rappresentante del Parlamento europeo al congresso, ha ricordato che
l'obiettivo per il 2003 è quello di discutere di una direttiva europea
di non discriminazione in materia di disabilità, come chiesto dall'EDF.
Il Consiglio nazionale sulla disabilità, rappresentante dell'Italia
nell'EDF, presente al congresso di Madrid con una delegazione ufficiale,
ha chiesto al governo italiano, che terrà la presidenza europea
nell'ultimo semestre, di rispettare l'impegno contenuto nel Piano
nazionale sull'handcap 2000-2002 di sostenere questa direttiva.
Per maggiori informazioni consulta il sito www.disabilityeuropeancongress.org Giampiero Griffo Rappresentante ufficiale del CNSD nell'EDF (Per
prendere visione del documento, in lingua francese, CLICCA
QUI)
10 aprile - Rende (CS) - Apre i battenti Calabria Civica - "Agire con responsabilità e consapevolezza la propria dimensione politica"..
Sabato 20 dalle ore 10 in poi vi aspettiamo a Rende presso la
delegazione municipale di Quattromiglia per l'inaugurazione
della sede di Calabria Civica. Per ogni comunicazione o
informazione potete contattarci di pomeriggio (dalle 16,00 alle 18,30)
telefonando allo 0984 402158. Gianni Malgeri e Peppino Curcio
09 aprile - Abbiamo ricevuto questo invito e lo proponiamo anche a voi: visitate il sito e fatelo conoscere ai vostri bambini, ne vale veramente la pena! Cari colleghi ed amici, abbiamo il piacere di comunicarvi, che da oggi sarà in rete il nostro nuovo sito "Il paese dei bambini che sorridono" del tutto rinnovato di grafica e ampliato di nuove sezioni. Certi di una vostra gradita visita, ci terremo possibilmente ad un vostro giudizio o riscontro al nostro operato. Nell' augurarvi buona visione, vi inviamo i nostri più cordiali saluti. Corbelli Franca e Tattoli Biagio http://digilander.iol.it/magnolia1 indirizzo posta elettronica:
03 Aprile - Bergamo - Nuovo sistema per diventare disabili - Mago arrestato per lesioni, violenza e truffa - Una giovane bergamasca, costretta a muoversi su una sedia a rotelle in seguito ai danni fisici riportati per seguire il mago.
(Il Nuovo)
- Giovanni Cottino, commerciante di piante grasse di 55 anni residente
in provincia di Savona, in arte Mago Malleus o 'Mago Martello', è
finito in carcere con le accuse di violenze sessuali, lesioni gravissime
e truffa aggravata. Stando alle indagini della Squadra Mobile della
Questura di Bergamo, iniziate quattro mesi fa, l'uomo, spacciandosi per
satanista, avrebbe compiuto decine di riti di magia nera.
L'uomo appariva in trasmissioni di televisioni private presentandosi
come chiromante, e raccoglieva adepti soprattutto attraverso il
passaparola.
(Andrea Loiacono (il piccolo che regge il tabellone) assieme agli altri protagonisti italiani della "Magica Notte Disney" ed i maggiori rappresentanti mondiali della Walt Disney Productions.
Accessi a questa pagina dal 16/06/01
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Ultimo aggiornamento: 09/06/03
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