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Registrazione n. 6/2001 - Tribunale di Reggio Calabria


Direttrice Responsabile: Paola Suraci


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Settembre 2002

 

 

 

Ottobre 2002

 

 


31 ottobre - Lamezia Terme (CZ) - Interessante convegno organizzato dalla Comunità Progetto Sud: "Invalidità ed handicap: accertamenti al confine".

   L’Associazione Comunità Progetto Sud, che da più di 25 anni opera per l’inclusione delle persone con disabilità in una realtà difficile quel è la società calabrese, sta realizzando il  progetto “Abitare in Autonomia” Il progetto è promosso  dal Ministero del Walfere e dalla Regione Calabria e gestito dalla stessa Associazione.

   Il progetto sperimentale di assistenza e di inserimento sociale a persone disabili in grave situazione di handicap, finanziato in base alla L.162/98,  prevede l’attivazione di due macro azioni. La prima consiste in un servizio integrato per la vita indipendente ed autonoma. Questo servizio è stato, man mano, progettato nelle sue forme strutturali ed architettoniche con modalità che hanno reso operativi concetti come “l’abitato vivibile”. Si stanno, infatti, utilizzando idoneamente ristrutturati, in “condominio” e all’interno dell’abitato, con l’attenzione al superamento delle barriere architettoniche e alle barriere relazionali con la città e i suoi abitanti. I mini-appartamenti abitati da persone disabili sono gestiti attraverso forme di autogestione.

   La seconda macro azione è la realizzazione rete protagonista della città e del comprensorio lamentino. - Il progetto fa parte di un ventaglio di proposte che il territorio offre, e si esplica mediante un sistema “a rete” per una funzionale razionalizzazione dei servizi sociali, sanitari, di inserimento al lavoro, di trasporto. Il servizio sperimentale valorizza le differenti autonomie delle persone disabili inserite e si avvale dei servizi sociali, lavorativi e dei centri di aggregazione presenti sul territorio. La rete è gestita da un coordinamento composto da rappresentanti dei servizi, degli enti, delle associazioni,  delle organizzazioni delle persone disabili messi in rete.

   E’ proprio in questa seconda macro azione che si inserisce il Seminario “Invalidità civile e handicap: accertamenti al confine”, che si svolgerà il 4 di novembre, dalle ore 9:30 alle ore 13:00, presso la Sala Sintonia in via A. Reillo, 5 Lamezia Terme (CZ).

   Con questo Seminario si vuole fare una riflessione per meglio precisare la differenza esistente tra accertamento dell’invalidità civile e dell’handicap e che questa differenza non è un gioco di parole ma è piena di senso e di significato.

   Interverranno l’On. Egidio Chiarella – Consigliere della Regione Calabria -, il dott. Giovanni Tedesco – Presidente della Commissione per l’Accertamento dell’Invalidità Civile – e il Dott. Pietro Barbieri – Presidente FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Nazionale.

Comunità Progetto Sud

  Per informazioni:

Nunzia Coppedé e-mail nunziac@c-progettosud.it

Tel. 0968/462419 - 3487913803 Fax 0968/462520



30 ottobre - Il MOIGE (Movimento Italiano Genitori) interviene con un comunicato sulla violenza in televisione - DIVENTI LEGGE IL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE E SIANO SANZIONATE LE VIOLAZIONI - Bene ha fatto il Presidente Ciampi e sua moglie ad intervenire in proposito.
   Il monito sollevato l'altro ieri dal Presidente Ciampi sull'eccessivo spazio dato dai media agli episodi di violenza si aggiunge e porta lustro ad una  battaglia che il Movimento Italiano Genitori da diversi anni sta combattendo con tutti i mezzi.
   Dalle segnalazioni ai direttori di rete e all'autority delle comunicazioni siamo giunti alle denunce ai tribunali della Repubblica. 
   Abbiamo istituito un Osservatorio Tv con un numero verde al quale ogni giorno giungono a centinaia le proteste per le  programmazioni televisive che vanno in onda nella cosiddetta "fascia protetta" istituita dal un Codice di Autoregolamentazioni tv e minori in nome del quale in continuazione ci appelliamo ma che rimane purtroppo "una manciata di buoni propositi".
Proseguiamo il nostro impegno con la forza e il mandato che ci viene dal consenso di migliaia di famiglie italiane, ma in questi anni abbiamo maturato una consapevolezza: non bastano un insieme di buone intenzioni a sigillare la garanzia di rispettabilità delle regole. 
   Non può esserci disciplina senza norme ma, al tempo stesso non possono esserci norme senza che siano previste delle sanzioni. Cosa succederebbe infatti se la circolazione stradale fosse lasciata al buon senso di ogni conducente senza prevedere per le  infrazioni multe e punizioni fino al ritiro della patente?
   Ci fa piacere che il Presidente della Repubblica insieme alla moglie abbiano anche in passato attirato  l'attenzione  sull'argomento, ma  siamo più che mai coscienti del fatto che un'esortazione ai  buoni sentimenti non basta. Occorrono pene severe per chi infrange le regole.
   Esiste una proposta di legge di iniziativa del Moige, con  il sostegno trasversale di diversi parlamentari, che mira a far diventare legge il Codice di Autoregolamentazione tv  e minori e che prevede gravi sanzioni pecuniarie in caso di violazione.
   Ci auguriamo che al monito giunto da una così alta carica dello stato segua l'impegno fattivo di coloro che, dalle telecamere ma anche dai banchi parlamentari,  hanno il potere ma soprattutto il dovere di intervenire con responsabilità.

Il Presidente Dott.ssa Maria Rita Munizzi

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   Segnaliamo http//www.edufamily.it, un nuovo sito web dedicato alla famiglia con contenuti formativi per grandi e piccoli. Ha l'obiettivo di fornire informazioni, aiuti, consigli ai genitori, ma anche di far divertire tramite internet i bambini.
   Sono presenti infatti centinaia di giochi stimolanti adeguati ad ogni fascia di età.

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28 ottobre - Lamezia Terme - A proposito delle esose "regalie" della Regione all'Unione Italiana dei Ciechi - Lettera Aperta della Presidente della FISH Calabria a tutti i Consiglieri.

C. A. dei Consiglieri 

del Consiglio Regionale della Calabria.

   Spettabili Consiglieri,

la notte del 7 ottobre 2002 grazie alla mancanza del numero legale non é passata la proposta di Legge Regionale che unifica  i  Progetti di Legge n. 61/7, n. 71/7 e n. 375/6: iniziative regionali per la rappresentanza e la tutela dei ciechi calabresi.

   Immaginando che la sopra indicata proposta la ritroveremo all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Regionale, e che con la sua approvazione venga effettuata l'ennesima azione clientelare a scapito delle persone con disabilità della Calabria, siano esse persone con disabilità fisica, psichica e, o sensoriale siamo costretti ad intervenire con forza, per dire il nostro "NO", a tutte le forme di discriminazione e di violazione del diritto alla libertà di scelta.

Chi siamo

   La FISH Calabria è una federazione di associazioni impegnate nella politica per il superamento dell'handicap.

   Attualmente le associazioni che aderiscono alla FISH Calabria sono 34.

   La FISH Calabria è parte integrante della FISH Nazionale ed è iscritta al Forum del Terzo settore  della Calabria

I nostri obiettivi

  1. Promuovere  la  diffusione della cultura del  superamento dell'handicap, attraverso iniziative finalizzate a migliorare la qualità di vita di “tutte” le persone con grave e gravissima disabilità e delle loro famiglie.

  2. Operare perché siano garantiti i Diritti Civili e Umani.

  3. Collaborare con le istituzioni per favorire la realizzazione di servizi alla persona finalizzati a dare risposte concrete ai bisogni.

  4. Promuovere processi di empawerment, consulenza alla pari e peer support per favorire processi di crescita e di consapevolezza nelle persone con disabilità.

  5. Favorire il lavoro di rete tra associazioni.

  6. Trasmettere informazioni.

  7. Promuovere percorsi formativi rivolti alle associazioni, alle persone con disabilità e ai familiari delle persone in grave situazione di handicap.

  8. Sostenere le persone con disabilità nelle denunce relative alla violazione di diritti.

  9. Ecc………………………..

 Ribadiamo il nostro “NO”

    Con questa lettera aperta la FISH Calabria intende chiedere a tutti i Consiglieri Regionali di votare contro la Proposta di Legge Regionale per l’unione dei  Progetti di Legge n. 61/7, n. 71/7 e n. 375/6: iniziative regionali per la rappresentanza e la tutela dei ciechi calabresi

Un “NO” per dire "basta", agli atteggiamenti clientelari a favore di  alcune associazioni e discriminanti nei confronti di altre.

   Con questa proposta di Legge si ripropone, per l’ennesima volta, la rappresentanza ad un unica organizzazione calpestando così la dignità della persona e violando il diritto di libertà dei non vedenti calabresi, obbligandoli a farsi tutelare dall’UIC, e non da chi desiderano  o  meglio ancora di auto tutelarsi.

   Questa proposta di legge se approvata permetterà di utilizzare i soldi di tutti i cittadini in modo improprio, perché regala fondi ad un'unica associazione e senza finalizzarli a progetti precisi e trasparenti. Anzi  serviranno soltanto a mantenere le segreterie dell’UIC, a scapito dei servizi rivolti alle persone con disabilità. Umilia le tante associazioni di, con e per disabili, di cui alcune di non vedenti, che lavorano quotidianamente, per garantire risposte a bisogni concreti a cui gli Enti competenti in materia non potranno dare risposta proprio per mancanza di fondi.  Ci teniamo ad informarvi che queste associazioni, che sono presenti sul territorio e vicini realmente alle persone con disabilità perché, come scritto sopra, sono composte prevalentemente da esse e dalle loro famiglie, sono costrette ad andare avanti con le sole quote associative e con i miseri contributi della Legge Regionale n. 5 del 1985. Ed inoltre vi facciamo presente con molto rammarico e tristezza che  molte di esse hanno dovuto cessare le attività da quando non sono stati più erogati i fondi relativi alla stessa Legge Regionale n. 5 del 1985.

   Siamo indignati per questa proposta di legge perché da potere ad un'unica associazione. La nostra non è una mania di persecuzione nei confronti dell’Unione Italiana Ciechi e neanche gelosia per la loro capacità di coinvolgere, sempre, chi è al potere per ottenere privilegi.

    Con questo nostro scritto non vogliamo dare inizio ad una guerra tra poveri, perché siamo consapevoli che ogni organizzazione può essere una risorsa importante per le persone con disabilità. Ma non possiamo restare inermi e lasciare che  si ripetano con costanza meccanismi che favoriscono alcune organizzazioni e penalizzano tutte le persone con disabilità, siano esse: fisiche, psichiche o sensoriali.

   Pertanto Vi chiediamo di votare contro e di finalizzare i fondi disponibili, con una variazione di bilancio, a progetti che possono essere realizzati attraverso un regolare bando, o meglio ancora per il servizio di aiuto alla persona - Legge 162/99 art. 39 -, per il quale i fondi sono insignificanti se confrontati con il numero di persone con disabilità che ne hanno fatto richiesta e di quelli presenti nella nostra Regione.

   Lamezia Terme mercoledì 16 ottobre 2002



22 Ottobre - Roma - "I TAGLI ALLE POLITICHE SOCIALI ED ALLA SANITA' DELLA FINANZIARIA 2003 DI BERLUSCONI" - NOTA FINANZIARIA 2003

POLITICHE SOCIALI - Articolo 28

   Il Fondo per le Politiche sociali viene mantenuto nel suo impianto attuale, senza vincoli di destinazione e con una maggiore discrezionalità per il governo centrale. Nella ripartizione alle regioni si darà priorità alle risorse riferite a diritti soggettivi come l’assegno di maternità, le agevolazioni per i genitori dei disabili (L. 104,art. 33), gli assegni ai nuclei familiari con almeno 3 figli minori. Saranno definiti dal Ministero del Welfare, d’ intesa con le regioni, i livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire su tutto il territorio nazionale, ma con un forte condizionamento del Tesoro e nei limiti delle risorse disponibili. Con apposito regolamento saranno attivate azioni di monitoraggio di costi e risultati, mentre saranno revocati i finanziamenti non utilizzati entro il 30 giugno dell’anno successivo.
   Il fatto che manchi nell’articolo ogni riferimento alla legge 328/00 di riforma dell’assistenza, al Piano per le Politiche sociali, ad atti di indirizzo e coordinamento finalizzati al necessario sviluppo della rete dei servizi, nonché il mancato incremento del Fondo, sostanzialmente fermo a 1.522 milioni di euro per il secondo anno consecutivo, conferma l’idea che il governo voglia rinunciare a perseguire le finalità della riforma. Se si considerano infatti gli aumenti dei costi per personale, beni e servizi e, soprattutto, i tagli pesanti ai trasferimenti agli enti locali, il risultato non potrà che essere un indebolimento della rete dei servizi, il trasferimento di ulteriori costi sulle famiglie, un arretramento dell’intervento pubblico con il blocco del processo di costruzione del welfare locale.
   Il Governo viene, altresì, meno all’impegno assunto, e più volte confermato alle associazioni dei disabili e delle loro famiglie, di riconoscere a tutti i pensionati invalidi civili, ciechi e sordomuti il milione al mese di pensione sociale, come anche di rivedere l’importo delle indennità assistenziali per i disabili gravi. Analogamente non dà corso all’adeguamento dell’indennità speciale di comunicazione per le persone sorde e per i ciechi, impegno assunto formalmente da diversi ministri fin dallo scorso anno, limitandosi ad una generica menzione in un lunghissimo elenco nella relazione alla legge relativo ad un ridotto stanziamento per il Ministero dell’Economia in Tabella A. Se si considera inoltre la riduzione del numero degli insegnanti di sostegno ed il mancato finanziamento della legge 68 sul collocamento obbligatorio è facile prevedere una forte reazione delle associazioni del settore.
Manca, infine, ogni riferimento alla non autosufficienza degli anziani. Dopo la girandola delle proposte estive tutto pare rinviato a dopo la legge finanziaria. Si presume che le conclusioni del gruppo di lavoro promosso dai ministri Sirchia e Maroni finiranno anch’esse nell’ormai voluminoso libro bianco.

SANITA’ - Articoli 30, 31 e 32

   Ancora più pesante ed insidiosa la manovra sulla sanità con un insieme di incrementi tariffari, di misure di contenimento di prestazioni e costi di gestione, ma soprattutto di vincoli, appesantimenti burocratici e norme capestro per le regioni che non solo non sciolgono il nodo della sottostima del fondo, ma determineranno una sostanziale, sensibile riduzione delle risorse per la sanità ed un arretramento rispetto anche allo stesso accordo dell’8 agosto 2001. Nel dettaglio:
   La quota di partecipazione alla spesa per cure termali passa dagli attuali 36,15 a 70 euro con la sola esclusione dei grandi invalidi di guerra, per servizio, civili, del lavoro al cento per cento. Viene poi definitivamente abrogata la norma della finanziaria 2001 che eliminava i tickets su esami diagnostici e visite specialistiche. Nel complesso 1.115,56 milioni di euro vengono trasferiti a carico dei malati e si aggiungono ai 250 milioni di euro previsti a fine 2002 come gettito del ticket sui farmaci.

   In materia di farmaci la manovra si impernia sostanzialmente sulla revisione del prontuario con una riduzione del 5 per cento del prezzo di vendita al pubblico, la riclassificazione dei farmaci in due fasce, gratuita ed a pagamento, la restrizione nell’immissione di nuove specialità. Tutte misure da valutare nell’attuazione pratica dopo l’emanazione dell’elenco dei farmaci erogati gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale, in quanto potrebbero sortire l’effetto di limitare le possibilità di cura soprattutto per i meno abbienti. Aumenta la quota di sconto a carico delle farmacie per i prodotti con prezzo superiore ai 25 euro, norma che appare non ben ponderata e che rischia di fare sparire un certo numero di farmaci dal mercato, risultando non conveniente ed in alcuni casi penalizzante la loro distribuzione. Viene confermato il taglio del 50 per cento dei congressi all’estero sponsorizzati dalle case farmaceutiche. Si introduce il premio di prezzo per i farmaci innovativi per incentivare la ricerca e l’innovazione nel settore, ma la somma destinata all’operazione, 10,2 milioni di euro, è modesta. Il risparmio previsto per la spesa farmaceutica ammonta ad 841 milioni di euro.
   Per le assunzioni di personale si potrà coprire il turn over solo per il 50 per cento delle figure sanitarie, solo per gli infermieri non sono previste limitazioni, data la nota carenza. La manovra inoltre pone a carico delle regioni 100 milioni di euro dei contratti di formazione dei medici specializzandi e, soprattutto, tutti gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali per il biennio 2002-2003.
   La tessera del Codice Fiscale verrà assorbita nella Carta Nazionale dei Servizi per agevolare il monitoraggio delle prestazioni sanitarie.
   Le regioni per poter ottenere l’incremento della quota di Fondo sanitario loro spettante secondo l’accordo dell’8 agosto 2001 dovranno:
1. attivare il monitoraggio delle prescrizioni mediche, farmaceutiche, specialistiche ed ospedaliere;
2. adottare criteri per l’uso appropriato delle risorse;
3. utilizzare tutti gli strumenti contrattuali per il pieno utilizzo delle strutture, senza però oneri aggiuntivi;
4. prevedere la decadenza automatica dei direttori generali che non raggiungono l’equilibrio economico.
   Il governo istituisce inoltre la Commissione unica sui dispositivi medici, un’ ulteriore organismo burocratico e centralizzato, attraverso il quale riclassificare ed analizzare i diversi dispositivi medici per ridurre i relativi costi.
   Con l’insieme di queste norme il governo si propone di risparmiare 1.956,56 milioni di euro, cifra relativamente modesta che non compensa l’insufficiente dotazione del fondo e che intacca solo parzialmente lo sforamento rispetto alle previsioni, accertato per il 2001 per circa 4.500 milioni di euro, cui se ne aggiungeranno altrettanti a consuntivo del 2002.
   La sofferenza per la spesa corrente sarà ulteriormente aggravata dai maggiori oneri contrattuali. Ad essa si sommerà una drastica riduzione degli investimenti che renderà impraticabili anche i proclamati intenti di riorganizzazione dei servizi. Non vengono infatti reintegrati i 209,9 milioni di euro per il piano straordinario per la riqualificazione dell’assistenza sanitaria nei grandi centri urbani, previsti dalla legge 488/98 e decurtati dal governo con decreto del marzo 2002. Sono decurtate le risorse per la seconda fase degli Accordi di programma già definiti con le regioni per la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico in attuazione della legge dell’ex articolo 20 legge 67/88, nonché quelle ex art. 71.
   Ma il pericolo della manovra è soprattutto nella palese violazione del già insufficiente accordo dell’8 agosto 2002. Infatti il governo non solo non allinea il fondo al fabbisogno, come sarebbe necessario e come richiesto unanimemente già dallo scorso anno dalle regioni, ma, invadendo il campo dell’autonomia e delle prerogative regionali in materia di controllo e di razionalizzazione della spesa, subordina l’erogazione delle somme concordate ad una serie di adempimenti burocratici e di condizioni di dubbia efficacia e legittimità, allo scopo di ritardare l’erogazione dei finanziamenti, e nega oltretutto alle regioni la possibilità di integrare il fondo attraverso una autonoma imposizione fiscale.
   In queste condizioni risulterà impossibile sostenere tanto i servizi esistenti, quanto il necessario sviluppo, l’innovazione tecnologica, il riequilibrio per le realtà meridionali, né tantomeno garantire i Livelli Essenziali di Assistenza. Si troveranno in grave difficoltà le regioni che hanno sforato le previsioni di spesa, che avendo già imposto tickets ed addizionali IRPEF non avranno più alcun margine di manovra. Ancor più penalizzate risulteranno quelle più virtuose, vicine al pareggio di bilancio, che hanno risparmiato balzelli ai cittadini, ma che ora a fronte di maggiori spese non coperte dal fondo, non potendo incrementare la pressione fiscale, saranno costrette a tagliare prestazioni e ad introdurre pesanti tickets.

Fonte: http://new.dsonline.it/aree/welfare/index.asp



19 ottobre - Rende (CS) - Comunicato Stampa di Calabria Civica - Parte lunedì prossimo, 21 ottobre, la Petizione Popolare per l'abrogazione della Legge Regionale 25/2001, nota come "legge sui portaborse".
   A promuovere ed organizzare la raccolta delle firme è "Rete Civica Calabria", una rete di organizzazioni civiche e sociali che si è costituita nei giorni scorsi a Cosenza. Ne fanno già parte per la provincia cosentina Calabria Civica, OiKos, AIDO, AVo-Lungro, DiAPsiGra, Ass. "Volontari del Delfino", CGIL-Funzione Pubblica, Federconsumatori, Arci, Coop "La Ghironda", ASIT, Ass."G. De Maio", Consulta per la Salute Mentale, Aned, Ass. "San Pancrazio", "Avviso Pubblico", Ass. "Carlo Pisacane", FIMMG-Cosenza, UDU-UNICAL.
   Si tratta, come si può notare, di realtà ed esperienze diverse della società civile unite dalla comune convinzione che, partendo da una questione diventata "simbolo" dell¹uso privatististico delle istituzioni, si possa dare una svolta al modo di gestire la cosa pubblica nella nostra regione e  promuovere la cittadinanza attiva in Calabria.
   A queste antenne sociali molte altre, costituite anche da singoli cittadini, se ne stanno aggiungendo in queste ore su tutto il territorio regionale.
   L'iniziativa, significativamente, avrà avvio, con la collaborazione dell'Associazione studentesca UDU, all'Università della Calabria di Arcavacata, un luogo simbolo dove ribadire che non si può accettare che l'appartenenza, familiare o di partito, possa prevalere sulla competenza, come ricordato dalla importante lettera dei Vescovi alle Chiese di Calabria.
   Nel corso della mattinata di lunedì 21 ottobre, alle ore 11, sul "Ponte Bucci"  (quota pedonale di fronte alla sede dell'UDU), si terrà un incontro con la stampa per illustrare significato e obiettivi di un'iniziativa che vuole anche raccogliere istanze e proposte dei cittadini.
   Nella prossima settimana si svolgerà un incontro regionale a Lamezia Terme per allargare la rete regionale e coordinare le iniziative spontanee o organizzate che si stanno promuovendo nelle diverse realtà locali e provinciali (ricordiamo la costituzione, nei giorni scorsi, del coordinamento "3 ottobre" a Reggio Calabria).

Calabria Civica Onlus    Via F. Todaro, 85 - 87036 -
 Rende (CS)  Tel. e Fax 0984 402158 - E-mail calabriacivica@tin.it



19 ottobre - da La Gazzetta del Sud del 18/10/02 - LETTERA APERTA AI CONSIGLIERI REGIONALI DELLA FISH - «Non vanno discriminati i portatori di handicap» di Saveria Maria Gigliotti

   LAMEZIA – Con una lettera aperta inviata ai consiglieri regionali, la Federazione italiana superamento handicap calabrese ha chiesto che non venga approvata la proposta di legge regionale per «l'unione dei progetti di legge 61/7, 71/7 e 375/6: iniziative regionali per la rappresentanza e la tutela dei ciechi calabresi». 

   La Fish, nel ritenere che con tale approvazione verrebbe «effettuata l'ennesima azione clientelare a scapito delle persone con disabilità della Calabria, siano esse persone con disabilità fisica, psichica» oltre che essere una sorta di «atteggiamento clientelare a favore di alcune associazioni e discriminanti nei confronti di altre», spiega che non si tratta di «una mania di persecuzione nei confronti dell'Unione italiana ciechi e neanche gelosia per la loro capacità di coinvolgere, sempre, chi è al potere per ottenere privilegi». 

   Ciò che non viene condiviso è il fatto che «con questa proposta di Legge si ripropone, per l'ennesima volta, la rappresentanza ad un'unica organizzazione calpestando così la dignità della persona e violando il diritto di libertà dei non vedenti calabresi, obbligandoli a farsi tutelare dall'Uic, e non da chi desiderano o meglio ancora di autotutelarsi». 

   Quindi, nella consapevolezza che ogni organizzazione può essere una risorsa importante per le persone con disabilità, viene evidenziato che non si vuole dare inizio ad una guerra tra poveri. Di contro, però, non si può «restare inermi e lasciare che si ripetano con costanza meccanismi che favoriscono alcune organizzazioni e penalizzano tutte le persone con disabilità, siano esse fisiche, psichiche o sensoriali». 

   Da qui la richiesta ai consiglieri regionali di «votare contro e di finalizzare i fondi disponibili, con una variazione di bilancio, a progetti che possono essere realizzati attraverso un regolare bando, o meglio ancora per il servizio di aiuto alla persona (legge 162/99 art 39), per il quale i fondi sono insignificanti se confrontati con il numero di persone con disabilità che ne hanno fatto richiesta e di quelli presenti nella nostra regione».



14 ottobre - Dalla ML di Yahoo - Un documento assolutamente condivisibile - ESSERE GENITORI E LAVORATORI, TRA DIRITTI E INADEMPIENZE.

   Siamo un gruppo di lavoratrici, mamme di bambini piccoli, quasi tutti in età prescolare e prelinguale, a ognuno dei quali è stata diagnosticata, da medici o equipe di medici specializzati e competenti, una o più patologie fisiche o psichiche tra le quali disartria, ipoacusia, deficit dell'attenzione, ipercinesia, ritardo grave del linguaggio, ritardo neuropsichiatrico e altre forme più o meno complesse che portano come diretta conseguenza difficoltà di apprendimento, di linguaggio, di adattamento e integrazione, stati di ansia o problemi di coordinazione motoria e
per le quali è difficile o impossibile fare una prognosi. 
   L'unica cosa certa, sempre a detta dei medici, è che se non si interviene subito con terapie mirate e continuative, la patologia, quando non degenera, comunque non migliora mai
spontaneamente.
   Ci è stato detto di intervenire subito con terapie adeguate, in centri convenzionati o, in mancanza di questi, privatamente. Ci è stato detto che lo Stato assiste e la legge tutela i nostri
bambini, purtroppo ci siamo tutte scontrate con una realtà diversa. Leggi non conformi a tutte le problematiche, cattiva informazione, Commissioni inadeguate o troppo fiscali, carenza di strutture pubbliche adeguate in ogni Comune.
   Se pensiamo che il futuro e lo sviluppo corretto dei nostri bambini e nelle mani di una Commissione più o meno disponibile, a questo vogliamo ribellarci. 

   La legge 104/92 garantisce le cure e la possibilità di applicarle (tramite indennità e PERMESSI GIORNALIERI retribuiti ai genitori lavoratori) a tutti coloro ai quali venga confermato l'handicap in stato di gravità. Noi genitori lavoratori riteniamo che lo stato di gravità debba essere ampliato a tutti i casi in cui ad un minore, (in particolar modo un bimbo in età prescolare e prelinguale), anche se non portatore di handicap grave, sia stata prescritta una serie di cure e terapie continuative indispensabili per il recupero delle normali funzioni relative alla sua età, quali il linguaggio, l'apprendimento, le capacità motorie, lo sviluppo psico-fisico, e consideriamo inoltre un atto criminale la perdita di tempo per questioni burocratiche che fanno slittare di mesi a volte anni questa importantissima opportunità.



12 ottobre - Dalla ML di Yahoo - In ogni angolo d'Italia la disintegrazione scolastica è un fatto compiuto - IN PIEMONTE, AD ESEMPIO...

   E' dall'inizio dell’anno scolastico che centinaia di genitori piemontesi protestano e raccontano le loro storie di disagio e fatica per vedere riconosciuto ai propri figli in diritto allo studio. Un diritto che non dovrebbe essere messo in discussione ormai da tempo, ma così non è per i ragazzi disabili. Il Comitato per l’integrazione scolastica degli handicappati che ha sede a Torino, da anni raccoglie e denuncia problemi e discriminazioni e propone possibili soluzioni.

   Dall’inizio dell’anno scolastico sono infatti centinaia gli studenti disabili ai quali non è garantito un sufficiente sostegno didattico.
   Cgil Cisl e Uil hanno raccolto questa protesta e l’hanno rilanciata. I problemi più grossi riguardano il personale necessario all’assistenza. In Piemonte sono più di 9.300 i ragazzi disabili che frequentano le scuole, dalle materne alle superiori, mentre gli insegnanti d’appoggio sono circa 4.000. Si calcola che ne manchino almeno mille. Il risultato è la diminuzione delle ore che un insegnante di sostegno può dedicare a ogni singolo ragazzo.

   Spiega Donato Iaquinto dell’ufficio handicap della CGIL: “In questo modo capita che gli alunni disabili non possano essere partecipi dello svolgimento della vita della classe, finendo così di essere esclusi da dinamiche relazionali e di socialità. Per dirla in una parola: ghettizzati”.

   L’altro problema è l’assenza di un’adeguata preparazione degli insegnanti di sostegno che spesso, nonostante i loro sforzi, non hanno gli strumenti necessari per accompagnare l’alunno disabile. 

   I sindacati fanno notare che con un decreto dello scorso febbraio il Ministero ha ulteriormente diminuito le ore di formazione a loro destinate.

   Ma se questa è la situazione a poche settimane dall’inizio dell’anno scolastico 2002-2003, preoccupazioni ancora più forti sono espresse per il futuro a causa dei preannunciati tagli presenti nella Finanziaria che potrebbero fare ulteriormente scendere il numero degli insegnanti di sostegno portando la loro quota da uno ogni 138 alunni a uno ogni 145. Una perdita di 4.000 posti in Italia. Inoltre è stato promosso un appello all’Assessore regionale alla Cultura e istruzione, Giampiero Leo, perché riveda i criteri con i quali sono stati destinati i fondi alle scuole: “La giunta regionale e l’assessore, - si legge . HANNO DESTINATO ALLE SCUOLE PIEMONTESI DOVE E' ISCRITTO SOLO IL 7 DEGLI STUDENTI, IL 50% DEI 5 MILIONI DI EURO DESTINATI AD ARRICCHIRE L'OFFERTA FORMATIVA E SOLO ALLE SCUOLE NON STATALI ANDRANNO I FONDI PER LE AZIONI DI SOSTEGNO AGLI ALUNNI HANDICAPPATI.

   Un paradosso perché nelle scuole private sono iscritti meno dell’1% degli studenti disabili piemontesi”. Riziero Zucchi del Comitato per l’integrazione scolastiche degli handicappati lancia un allarme: “C’è il rischio che si torni alle classi speciali, negando quindi quello che è un diritto fondamentale”.

COMITATO PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA 

DEGLI HANDICAPPATI

Via Artisti, 36 101241 Torino  Tel 011.889484   Fax: 011.8151189



10 ottobre - Roma - Comunicato stampa della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap - INDETTA UNA CONFERENZA SULLA FINANZIARIA 2003

   La stesura iniziale della Finanziaria 2003 registra una forte limitazione degli interventi destinati a garantire i diritti e le pari opportunità alle persone disabili specie a coloro in condizione di gravità. E’ praticamente assente la dimensione sociale che è invece stata presente, con più o meno peso, nelle analoghe manovre degli ultimi 20 anni. 

   La Federazione Nazionale Italiana per il Superamento dell’Handicap ha constatato che:

-  non vi è traccia dell’aumento delle pensioni al minimo per i disabili gravi così come promesso nei giorni scorsi dal Ministro Maroni;

- non vi è traccia del Fondo per i non autosufficienti previsto dal Piano Sanitario Nazionale del Ministro Sirchia;

- vi sono drastici tagli alle spese degli enti locali e quindi ai servizi sociali diretti, tra gli altri, alle persone con disabilità:

- sono sospese di fatto le variazioni in aumento di qualsiasi pianta organica della Pubblica Amministrazione e sono assai preoccupanti quelle sulla scuola che colpiscono pesantemente l’integrazione degli alunni con handicap;

- il Fondo Nazionale per le politiche sociali è ormai di completa gestione del Ministero dell’Economia e vengono annullate le diverse norme che lo compongono a partire dalla legge 162/98 sulla vita indipendente.

   La Fish chiede un impegno chiaro alla Maggioranza ed alla Opposizione parlamentare per riequilibrare queste carenze attraverso un emendamento dal titolo “Misure a favore delle persone con disabilità” con articoli che introducano segnali precisi sia si interventi senza oneri che di impegni di spesa.

   Considerata la difficile situazione economica del Paese chiediamo impegni certi su tutti gli interventi necessari per i quali non si prevede nessuna spesa. Per quanto riguarda gli interventi con oneri economici, si chiede un segnale chiaro, seppur minimo.

    In particolare per ciò che riguarda il Fondo per i non autosufficienti, chiediamo di utilizzare anche la parte dell’8 per mille destinato alle associazioni, così come previsto dai DDL 1095, 1073 e 1465 attualmente in discussione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato.

   Per illustrare agli Organi di Stampa le iniziative della Fish sulla Finanziaria e per consegnare ai Deputati di Maggioranza e di Opposizione gli emendamenti da noi elaborati, è indetta una

 

Conferenza Stampa

per il giorno 15 ottobre 2002 alle ore 13,00

presso la Sala Stampa di Montecitorio

Palazzo Montecitorio – Via della Missione - Roma

 

  Segreteria organizzativa:

Fish - Presidenza Nazionale

Via G. Cerbara 20

00147 ROMA

tel. 06/51605175 – fax 06/5130517

e-mail: fish-presidenza@libero.it

 Nota: Su richiesta dell’Ufficio di Sicurezza della Camera dei Deputati  si prega di comunicare i nominativi dei partecipanti in tempo utile per l’ingresso alla Conferenza Stampa



10 ottobre - Agrigento - “PALESTRIADI LIFE insieme per gioco insieme per amore”

 L’ Amministrazione Provinciale della Provincia di Agrigento da tre anni patrocina la manifestazione di giochi, sport e spettacoli rivolta esclusivamente ai soggetti portatori di handicap.

   Questa manifestazione consente ai partecipanti, negli intensi mesi di preparazione, di affrontare compiti e situazioni nuove creando così un fertile terreno per l’autostima, mentre durante lo svolgimento rappresenta per i ragazzi portatori di handicap una grande festa dove, nelle diverse situazioni, si sentono accettati, amati, incoraggiati, ma soprattutto gustano lo stare insieme per amore dimostrando che anche loro vogliono esserci nel gioco,nello sport, nella società.

   Le “PALESTRIADI LIFE insieme per gioco insieme per amore” si trasformano cosi in un festoso momento di aggregazione che consente ai ragazzi di sviluppare capacità di socializzazione, creando ponti di amicizia non solo tra i disabili ma anche fra gli operatoti, i volontari dei centri ed il pubblico.

   Nel corso delle prime tre edizioni hanno preso parte alle “PALESTRIADI LIFE insieme per gioco insieme per amore” ben 530 soggetti portatori di handicap e 360 volontari di 36 Associazioni, ai quali sono stati donati dei set completi composti da tuta, maglietta, cappellino e zaino.

   Nel corso delle PALESTRIADI LIFE 2001 è stato indetto anche, alfine di promuovere una maggiore integrazione con il mondo dei portatori di handicap il 1° Concorso Nazionale dal tema “insieme oltre le barriere” che ha registrato la partecipazione di 120 scuole di tutta Italia con 360 elaborati.

   Il neo Assessore alle Politiche Sociali della provincia Regionale di Agrigento, Ing. Santino LO PRESTI, ha inteso istituzionalizzare le PALESTRIADI LIFE perché, come espresso in occasione del suo insediamento “la cultura della solidarietà tra la gente è un seme che, una volta germogliato, deve essere sempre curato e alimentato, perchè la solidarietà è un valore grandissimo, tant’è che con piccole risorse si possono realizzare grandi progetti”.

   Le “PALESTRIADI LIFE 2002 si svolgeranno nei giorni 13/14/15 e 16 novembre 2002 e vi parteciperanno ben 15 Associazioni anche di altre Province Siciliane ed alla serata conclusiva del 16/11 alla quale prenderanno parte numerosi ospiti della mondo dello spettacolo, e dello sport sono stati invitati il Ministro del Welfare, On. Roberto MARONI e delle Pari Opportunità, On. Stefania PRESTIGIACOMO.

   Il Responsabile P. R. Carmelo FENECH

*    *    *

   Ulteriori informazioni : sito www.palestriadilife.it - Ass. Politiche Sociali tel. 0922/29556, 593641—Carmelo FENECH 0922/602615, 333/3641452

   Dopo il notevole successo della 1^ Edizione del concorso “ INSIEME OLTRE LE BARRIERE” inserito nel contesto della manifestazione “PALESTRIADI LIFE insieme per gioco insieme per amore” una festosa kermesse di giochi, sport e spettacoli rivolta ai soggetti portatori di handicap, alla quale hanno partecipato oltre 150 Istituti Scolastici di tutta Italia con circa 400 elaborati, anche per la quarta edizione della Manifestazione “PALESTRIADI LIFE insieme per gioco insieme per amore” l’Assessorato ai Servizi Sociali della Provincia Regionale di Agrigento indice il 2° Concorso Nazionale “ Insieme oltre le barriere dell’handicap ” al fine di promuovere una maggiore integrazione con il mondo dei portatori di handicap.

   Il termine per l’invio degli elaborati è stato fissato per il giorno 08/11/2002.

   Sul sito www.palestriadilefe.it, oltre alla storia delle PALESTRIADI LIFE si possono trovare le modalità di partecipazione, il regolamento del concorso, il programma dell’edizione 2002 ed i vincitori del 1° Concorso Nazionale.



08 ottobre - dalla ML "Palazzo Chigi" - GIORNATA EUROPEA DELLE PERSONE DISABILI
   La Commissione europea ed il Forum europeo sulla disabilita', per celebrare la Giornata europea delle persone disabili che ha luogo il 3 dicembre di ogni anno, stanno organizzando il concorso "Hai tra i 10 e i 15 anni? Come cambieresti il mondo perche' sia a misura delle persone con disabilita'? Illustra il tuo progetto con un disegno". Il termine ultimo per il ricevimento delle candidature e' il 15 ottobre 2002.

http://www.eddp.org/eddp/competition/comp_cont.jsp?lang=6



07 ottobre - Palermo - Comunicato stampa dell'Associazione di genitori "Futuro semplice" - A Palermo il disabile grave è un problema familiare, non sociale 

   Da quasi un anno ormai, noi familiari di quattordici ragazzi disabili gravi, ci stiamo sostituendo all'Amministrazione Comunale di Palermo: stiamo infatti finanziando quello che in qualsiasi altra realtà italiana sarebbe il Comune a finanziare: il centro socio educativo “La Tartaruga”, in grado di offrire quotidianamente  a quattordici persone adulte disabili gravi  un luogo in cui stare bene insieme e un sostegno alle loro famiglie.

   Fino a gennaio di quest'anno Futuro Semplice, una ONLUS nata nel 1997 a Palermo da un gruppo di genitori e operatori, ha lavorato in collaborazione con il Comune di Palermo - Settore Attività Sociali. Alla conclusione dell’ultimo progetto, “Continuare… Insieme”, ritenevamo che, viste le ottime ricadute sugli utenti e sul territorio, il Comune ne garantisse la continuità. Così non è stato. Dal mese di febbraio abbiamo iniziato i "pellegrinaggi" negli uffici e le presentazioni (ne abbiamo fatte tre!!!) del progetto di continuità. Nessuna risposta. Grandi complimenti per il nostro operato (un Consigliere che ci è venuto a trovare ha detto "Vi porgo i ringraziamenti da parte della Città per quello che state facendo"), ci hanno persino chiamate “mamme coraggio”! Intanto noi genitori, fra mille difficoltà economiche, autotassandoci, provvedevamo a pagare l'affitto, le utenze, il trasporto ( i nostri due pulmini percorrono tutta la città, da Brancaccio a Tommaso Natale), le attrezzature, i materiali, gli operatori, ecc. ……

   Per evitare la chiusura del CSE “La Tartaruga” abbiamo scritto una lettera aperta al Sindaco di Palermo. Nessuna risposta. Credendo in noi e nel nostro operato, hanno scritto al Sindaco anche altre Organizzazioni. Anche loro non hanno avuto risposta. Ci hanno sostenuto economicamente Privati ed Aziende. Abbiamo aspettato fino a luglio l’approvazione del Bilancio del Comune. Non è cambiato nulla. Abbiamo chiesto una convenzione che potesse consentirci di essere cofinanziati per un periodo più lungo di una annualità. Non c’è stata alcuna risposta, nonostante questo avrebbe consentito all’Amministrazione Comunale un notevole abbattimento dei costi della spesa. 

   Da febbraio ad oggi, non abbiamo mai interrotto le nostre attività. Perché crediamo che i nostri ragazzi siano “persone” e abbiano diritto ad una vita qualitativamente migliore, come tutti gli altri ragazzi e perché crediamo che “La Tartaruga” e i suoi Operatori con i loro interventi abbiano dato ai nostri ragazzi quella qualità di vita che noi cercavamo e che, soprattutto, loro desideravano. 

   Ma non ce la facciamo più: noi genitori siamo al collasso economico, non possiamo più mantenere finanziariamente da soli una struttura così complessa. Alcuni numeri:

   - 14 ragazzi disabili gravi

   - 40 familiari

   - 140 associazioni di Palermo inserite nella BD e contattate personalmente

   - 300 richieste annuali allo sportello informativo

   - molte richieste di nuovi inserimenti di persone disabili gravi

   Non sono grandi numeri? Non sono sufficienti per essere ascoltati? E’ possibile che solo il problema del “traffico” e dei “posteggi” debba essere l’unica preoccupazione del Comune in una città priva di servizi adeguati per i disabili gravi?

   Se “La Tartaruga” dovesse chiudere, ai ragazzi non resta che il confinamento a casa, una “prigione” nella quale si chiude anche tutta la famiglia che gli sta intorno. Niente amici, niente laboratori,  niente più stimoli. “Tempo libero” (per regredire e vegetare) tutto il giorno, anche la notte.

 I genitori di Futuro Semplice

Ass. Futuro Semplice ONLUS

Centro Socio Educativo “La Tartaruga” – Via Lehar 2/4 – 90145  Palermo

Tel 091.348878 – 328.5330473

Sito: http://www.futurosemplice.org      Posta elettronica: futuro.semplice@tin.it


07 ottobre - Rende (CS) - Comunicato stampa di Calabria Civica - Continua la mobilitazione delle associazioni e dei movimenti contro la legge regionale 25/2001 sui portaborse e per la difesa dei diritti dei cittadini.
   Nel corso di una riunione che si è tenuta giovedì scorso presso la sede del Centro Comunitario Agape di Via P. Pellicano, 21/H a Reggio Calabria, a cui hanno partecipato più di trenta persone in rappresentanza di altrettanti gruppi, associazioni e movimenti, (Coop. Emmaus, Coop. Il Sentiero, Casa della Carità, Agape, Centro di ascolto ³I. Calabrò², Azione Cattolica, A.Ge.Di., Aprile per la Sinistra, Comunità Vita Cristiana, Centro Sociale Autogestito ³A. Cartella², Centro Studi Impegno Democratico, Calabria Civica, Arciragazzi, Centro Studi Insieme per la Città, ACLI, C.N.C.A. - Calabria, Associazione centro diurno ³Don Milani², Mo.V.I. Cosenza e Reggio Calabria, Consulta per la Salute Mentale, Di.A.Psi.Gra., Associazione "Carlo Pisacane", Associazione S. Pancrazio, OIKOS, AVO-Lungro) si è deciso di costituire un coordinamento, una "rete civica" che possa essere un luogo di incontro e di elaborazione di idee e iniziative per affermare diritti di cittadinanza, che rafforzino criteri di giustizia sociale e sviluppo della
democrazia, contribuendo, così, anche a recuperare il ruolo e la dignità delle istituzioni e dei partiti.
   Di fronte a leggi familistiche, a vantaggio anche di parenti dei consiglieri, leggi che istituzionalizzano il clientelismo e i privilegi, i cittadini non possono tacere. Contro la rassegnazione, certamente funzionale alla logica di questo potere, bisogna impegnarsi per riconquistare spazi di partecipazione e di presenza nei vari livelli della società non consegnando a nessuno deleghe in bianco.
   Nel corso del dibattito, molto ricco di spunti di riflessione, è stata espressa piena solidarietà a Gianni Malgeri, vittima di una polemica personalistica e ricattatoria, che preoccupa per i modi e i toni con i quali viene portata ingiustificatamente avanti.
   La mobilitazione delle organizzazioni civiche calabresi proseguirà già nei prossimi giorni con iniziative che si terranno a Reggio Calabria mercoledì 9 ottobre e a Cosenza venerdì 11 ottobre, e continueranno fino all'abrogazione si questa ingiusta legge che ha creato uno strappo nella coscienza civile dei calabresi che si deve ricucire se si vuole ridare credibilità alle istituzioni regionali.
   L¹iniziativa, che si realizzerà "con" e "tra" i cittadini,  sarà sempre coniugata alla lotta per l'affermazione e la difesa concreta dei diritti che, questi sì, stanno diventando ogni giorno più precari, ridando centralità e tutela ai veri bisogni dei cittadini, in particolare delle fasce più deboli.



05 ottobre - Reggio Calabria - Anche la FISH Provinciale di Reggio Calabria prende posizione sull'impiego di risorse pubbliche a favore di singole associazioni - MENTRE SI FANNO ATTENDERE GLI INTERVENTI DI AIUTO PERSONALE - Queste scelte rischiano di togliere credibilità all'istituzione regionale.

    Le associazioni aderenti alla Federazione provinciale per il superamento dell’handicap sottoscrivono la lettera aperta a tutti i consiglieri regionali inviata nei giorni scorsi dalla presidente regionale Nunzia Coppedè ed esprimono preoccupazione per le modalità con cui i consiglieri regionali affrontano le politiche della disabilità.
   Infatti, nonostante la FISH,  in occasione di un incontro con il presidente Chiaravalloti, abbia offerto collaborazione per proseguire nella costruzione di una politica per la disabilità il più possibile ancorata alle recenti normative, nonostante incontri in Terza Commissione per sollecitare correzioni di rotta alle scelte di politica sociale, gli organismi regionali sembrano orientati e ben disposti verso enti e associazioni poco attente a progettare una seria politica regionale per il superamento dell’handicap.
   Tale atteggiamento rischia di essere di natura clientelare è nel contempo discriminante nei confronti di altri, mettendo a rischio la stessa credibilità dell’istituzione regionale e del Consiglio nel suo insieme.
   La FISH provinciale di Reggio Calabria chiede l’immediato ritiro dei Progetti di Legge unificati n. 61/7, n. 71/7 e n. 375/6, proprio in quanto diretti ad agevolare con esosi finanziamenti, erogati senza alcun vincolo progettuale, una singola associazione che non rappresenta né può rappresentare tutti i non vedenti.
   La FISH provinciale rifiuta con forza l’idea che la rappresentanza di persone con disabilità venga affidata per legge: la proposta di Legge in questione ripropone la rappresentanza ad un’unica organizzazione, violando il diritto di libera scelta dei non vedenti di farsi tutelare da chi vogliono o di autotutelarsi; essa regala una pioggia di fondi ad un'unica associazione solo per alcuni servizi di cui nessuno ne controlla la qualità; una legge che offende tutte le altre forze del volontariato regionale che, in ossequio alla recente normativa emanata dalla Giunta Regionale, presentano dettagliati progetti per accedere ai finanziamenti regionali o si autofinanziano con le quote associative o grazie alla solidarietà dei donatori.
   La FISH provinciale di Reggio Calabria si unisce alla Federazione regionale nel proporre al Consiglio una variazione di bilancio, affinché i fondi previsti per la suddetta proposta di Legge vengano utilizzati per i servizi di aiuto alla persona e per il finanziamento di comunità di tipo familiare per l’accoglienza di persone con grave disabilità.



03 ottobre - Lamezia Terme (CZ) - Lettera aperta della FISH Calabria a tutti i parlamentari della Regione Calabria - BASTA CON I FAVORI E LE DISCRIMINAZIONI FRA DISABILI - Meno soldi all'Unione Italiana Ciechi, maggiori investimenti nei servizi di aiuto personale!

   La FISH Calabria, esprime la sua contrarietà alla deliberazione dei Progetti di Legge unificati n. 61/7, n. 71/7 e n. 375/6: iniziative regionali per la rappresentanza e la tutela dei ciechi calabresi. Contributi regionali (Ex art. 67 Regolamento), prevista nella seduta del Consiglio Regionale, del 7 ottobre 2002.

   Dice, "basta", agli atteggiamenti clientelari verso alcune associazioni e discriminari nei confronti di altre.

La proposta di Legge in questione ripropone la rappresentanza ad un unica organizzazione, violando il diritto di libera scelta dei non vedenti, di farsi tutelare da chi vogliono o di autotutelarsi.

   Regala una pioggia di fondi ad un'unica associazione per servizi dubbiosi, schiaffeggiando tutte le altre che lavorano e che sono costrette ad andare avanti con le quote associative.

   Da potere ad un'unica associazione.

   Proponiamo, una variazione di bilancio, finalizzata all'utilizzo dei fondi previsti per la suddetta proposta di Legge, nei servizi alla persona con disabilità, fortemente sottofinanziati. Con la speranza di essere ascoltati.

Nunzia Coppedè - Presidente FISH Calabria.



01 ottobre - Porto Torres - da la Nuova Nuova Sardegna - Liceali in piazza per i disabili - Confronto serrato con gli amministratori in Comune - di Gianni Bazzoni.
   Integrazione sociale e difesa del diritto all'uguaglianza. Studenti del liceo Scientifico in piazza, ieri mattina, per rendere nota la situazione di disagio creata dalla carenza di personale tecnico specializzato per l'assistenza degli alunni disabili.
   Gli studenti, in stato di agitazione ormai da qualche giorno, hanno sfilato in corteo dall'istituto fino alla piazza del Comune. E nel palazzo municipale sono stati ricevuti dal sindaco Gilda Usai Cermelli e dall'assessore alla Pubblica istruzione Manlio Ginatempo.
   Fischietti, cartelloni e striscioni (uno bianco lunghissimo con su scritto «Vergogna»), gli studenti hanno invaso la sala consiliare e - ribadendo che l'istituto si è sempre caratterizzato con una visione di pluralismo ideologico sociale e culturale - hanno dato vita a un confronto serrato con i rappresentanti dell'amministrazione comunale.
   I delegati degli studenti hanno spiegato che «la mancanza di una assistenza adeguata, essenziale al fine dell'integrazione degli alunni diversamente abili, compromette gravemente i loro diritti, anche quello allo studio. Il nostro liceo accoglie studenti diversamente abili, verso i quali occorre impegnarsi per fornire tutta l'assistenza necessaria per la salvaguardia dei diritti fondamentali previsti dalla Costituzione italiana di dignità dell'individuo e uguaglianza».
   Il sindaco Gilda Usai Cermelli ha confermato l'impegno assunto dalla giunta di procedere con la proroga del servizio di assistenza agli alunni disabili. «Anche a costo di metterci in una posizione di contestazione con lo Stato - ha detto - perchè una società che si definisce civile non può consentire che vengano a mancare servizi fondamentali senza che, nel frattempo, decollino adeguate alternative».
   Il primo cittadino ha sottolineato che «scuola, Comune e Provincia si devono incontrare per decidere insieme come proseguire in questa delicata vicenda».
La volontà di intervento da parte del Comune è stata ribadita anche dall'assessore alla Pubblica istruzione Manlio Ginatempo: «Nell'arco di qualche giorno, giusto il tempo per espletare gli atti - ha detto - assicureremo il servizio, anche al liceo benchè sia di competenza della Provincia. Provocheremo un incontro urgente con gli amministratori provinciali per definire questo aspetto».
   Agli studenti si è rivolto anche un genitore, Valentino Ottaviano, fra i fondatori dell'associazione «Insieme» (per la tutela dei diritti dei disabili): «Oggi ci avete fatto un bel regalo - ha detto - vi auguro di continuare a impegnarvi sempre nella vostra vita per difendere quelli che non sono come voi». Ora gli studenti attendono che l'impegno assunto diventi realtà.


 

 

Settembre 2002

 

 



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