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Le Comunità Famiglia
dell'A.GE.DI.

   E' un progetto già realizzato, che interviene a favore di minori in situazione di disagio. Si configura come iniziativa di pronta accoglienza, per far fronte a immediate necessità, per un numero limitato di minori e per permanenze relativamente brevi, in attesa di più idonei interventi.

 

OBIETTIVI

  • offrire a minori in stato di difficoltà anche temporanea l'opportunità di crescere dal punto di vista psicologico e affettivo, in un ambiente familiare strutturato e coinvolto efficacemente nel territorio;

  • garantire ai minori affidati tutto ciò che può servire al loro equilibrato sviluppo, con particolare attenzione all'attività educativa e scolastica;

  • favorire le relazioni sociali, con particolare riferimento alla famiglia di origine, con l'intermediazione del Servizio di affido del Comune;

  • collaborare nella fase preadottiva, con il nuovo nucleo familiare;

  • contribuire a ridurre gli svantaggi sociali di coloro che, per avere vissuto un'infanzia senza l'amore ed il calore di una famiglia, presentano difficoltà di tipo comportamentale;

  • operare con maggiore attenzione nell'ambito di minori in situazione di gravi e gravissime disabilità.

 

   Per questi ultimi l'Associazione e le famiglie coinvolte, che hanno alle spalle oltre dieci anni di esperienza nel settore, dichiarano un maggiore interesse, per favorire il massimo del recupero in autonomia, per ridurre il ricorso agli istituti.

 

CONTENUTI

 

   Le Comunità Famiglia dell'A.GE.DI. si inseriscono nell'ambito dell'affidamento dei minori in situazione di disagio per favorire la loro integrazione, deistituzionalizzazione e non istituzionalizzazione.

   Delle leggi in vigore condividono, tra l'altro, le seguenti priorità:

  • aiuto alle famiglie di origine affinché sia garantito ai minori il diritto all'educazione nell'ambito della propria famiglia (affidamento diurno);

  • inserimento presso famiglie affidatarie per tutelare il benessere psicofisico dei minori, quando si prevede l'utilità dell'allontanamento dal nucleo di origine, non prima comunque di avere tentato altre soluzioni;

  • inserimento presso Comunità Famiglia per i casi più complessi, per i quali, a valutazione del servizio sociale, garantisca meglio la tutela dei minore in difficoltà, con figure genitoriali stabili e con documentata esperienza nel settore.

 

   Le Comunità Famiglia, così come progettate dall’A.GE.DI., non necessitano di autorizzazione al funzionamento; sono previsti soltanto alcuni criteri minimi per la loro realizzazione:

  1. presenza di una coppia stabile;

  2. rinuncia al lavoro da parte di uno dei due membri della coppia;

  3. limitazione dell'ospitalità ad un massimo di quattro minori.

 

DESTINATARI

 

   Beneficiari dell'intervento sono minori in situazione di disagio personale, familiare e/o sociale, di entrambi i sessi, di età compresa tra 0 e 17 anni, ma anche di età maggiore nei casi di gravi disabilità (L. n. 162/1998).    

   L’affidamento può essere deciso dal Tribunale per i minori o da operatori dei servizi sociali dei comuni di residenza, secondo le modalità previste dalla normativa e quelle che saranno concordate caso per caso.

   Nello specifico delle Comunità Famiglia dell'A.GE.DI. si tratta di:

  • minori in stato di grave difficoltà, in quanto provenienti da famiglie che presentano problemi complessi, che rischiano di turbare la loro crescita serena e armonica;

  • minori in situazione di disabilità e/o con problemi relazionali;

  • gruppi di fratelli nelle situazioni in cui si renda utile il mantenimento della composizione familiare.

 

   Ai bambini ospiti delle Comunità Famiglia dell'A.GE.DI. è garantita la fruizione di tutti gli spazi sociali, educativi e, se necessario, riabilitativi presenti sul territorio.

 

AMBITI TERRITORIALI

   Non vi sono limiti territoriali per la realizzazione del progetto. Il suo sviluppo si svolge in un contesto regionale, per permettere un rapporto efficace tra le famiglie e i servizi coinvolti. Il Comune è l'area di base in cui l'esperienza trova fondamento e si alimenta, anche in considerazione del riferimento essenziale delle famiglie nei confronti dell'Assessorato alle politiche sociali, per il supporto che quell'Ente può e deve offrire. Anche la corresponsione delle rette da parte del Comune dovrà essere adeguata alle esigenze particolari dei minori affidati, differenziandole secondo la residenzialità o no dell'affidamento, se trattasi di neonati o adolescenti, se in situazione di disabilità o non e, in caso di disabilità, se grave o lieve.

 

ASPETTI INNOVATIVI DEL PROGETTO

 

   In ambito ideologico:

  • promozione e diffusione della cultura dell'accoglienza e dell'ospitalità;

  • apertura di altri nuclei familiari, soci o simpatizzanti dell'Associazione, alle istanze sociali emergenti (in particolare minori e adulti con gravi disabilità);

  • sperimentazione concreta dei valori della solidarietà e della condivisione.

 

   In ambito operativo:

  • applicazione di metodologie d’intervento avanzate;

  • risposte concrete che le Comunità Famiglia producono: promozione del lavoro di rete, concertato non più su modelli organizzativi che partono dall'alto, ma che derivano da esigenze specifiche di base.

 

NUMERO VOLONTARI IMPIEGATI

   La collaborazione di volontarie locali è nata spontaneamente senza che neanche i responsabili dell'associazione se ne facessero promotori. L'AFSAI, per suo conto, ha inviato volontarie per ciascuno degli anni d’attività della Comunità, provenienti in un primo tempo da Taiwan, dalla Colombia dal Brasile e, recentemente, da paesi europei. Tra i volontari italiani vi sono professionisti che vogliono sperimentare e condividere gli scopi sociali dell'A.GE.DI. e, recentemente, di altre associazioni. Il periodo minimo di presenza in Comunità richiesto ai volontari è di almeno due ore settimanali. Non esistono limiti massimi.

 

TRASFERIBILITA'

   La trasferibilità dell'esperienza rappresenta uno degli obiettivi primari che le Comunità Famiglia dell’A.GE.DI. si sono date. Tutta l'Associazione è coinvolta nella promozione di esperienze simili. 

   La pubblicizzazione dell'iniziativa anche sul sito dell’A.GE.DI., ci auguriamo, consentirà il coinvolgimento anche di persone esterne all'Associazione.

  

 

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Seconda Comunità Famiglia Neri 

Villa San Giuseppe

Reggio Calabria

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Le comunità famiglia dell'A.GE.DI. Vi consigliano di visitare:

Amici della zizzi

L’Associazione compie opera di  prevenzione nei confronti dei minori a rischio cercando di dare ai bambini soprattutto amicizia, in modo tale che acquistino fiducia in chi li segue e gli vuole bene e di conseguenza ascoltino i loro insegnamenti;  gli siamo vicini nell’aiutarli a risolvere i problemi di crescita e scolastici e per questo si cerca di dargli un ambiente scevro dalle miserie economiche e morali in cui vivono.


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